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L’area culturale è un terreno particolarmente pregiato per l’Italia, considerata la vasta offerta nell’ambito del patrimonio artistico e degli eventi, festival e manifestazioni di matrice culturale (musica, letteratura, cinema e così via). In termini generali, secondo i dati di Fondazione Symbola , il turismo culturale ha sfiorato i 35 miliardi di euro nel 2022, pari al 44,9% della spesa turistica complessiva, per un totale di 243 milioni di presenze che hanno incluso nella propria vacanza l’esperienza di consumi culturali (31,4% delle presenze turistiche totali). Restringendo il campo alle forme meno convenzionali di turismo esperienziale, il settore dell’arte e cultura si declina in diverse direzioni:

Il turismo tematico (o thematic tourism), ovvero quella “forma di viaggio/vacanza con destinazione vincolata al luogo in cui si svolge l’evento a cui si desidera assistere”. Diverse aree, urbane e rurali, si caratterizzano per una promozione fortemente identitaria della meta, legata cioè ad appuntamenti di tipo culturale o folkloristico che valorizzano le tradizioni, il legame con la cultura popolare, l’unicità e distintività della popolazione locale che la abita. È il caso di eventi e feste come i palii, le rievocazioni storiche, le sfilate di Carnevale.

Il turismo industriale/artigianale (craft tourism), ovvero quel viaggio finalizzato a scoprire la produzione materiale dei territori. Si compone di segmenti molto diversi tra loro che riguardano fiere e saloni dell’artigianato, visite a botteghe artigianali, fabbriche e industrie dismesse e loro legame con la cultura locale, musei aziendali legati a eccellenze imprenditoriali espressione di determinate identità territoriali

Il turismo museale: segmento che compone viaggi effettuati per effettuare visite a musei e altri siti storico-culturali sia nella loro versione tradizionale e declinata su diversi ambiti tematici (arte, archeologia, scienze naturali, ecc.) sia in quei luoghi portatori di esperienze alternative, immersive o volte a esplorare varie forme di sensorialità (musei esperienziali, delle illusioni, ecc.)

Il turismo di prossimità: visitare piccoli borghi, ville o dimore storiche è un’esperienza connessa all’immersione culturale in un territorio, nel suo paesaggio e nella sua identità. Si tratta di un “turismo diffuso” che ha ripreso piede con la pandemia che può contribuire a frenare lo spopolamento di alcune aree del paese. Le prenotazioni per le dimore storiche sono aumentate di oltre l’80% nel 2022 (rispetto al 2019) e del 37% nei primi tre mesi del 2023 rispetto all’anno precedente. Secondo l’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) si contano oltre 37mila edifici storici sul territorio nazionale, con circa 45 milioni di visite; si tratta di numeri importanti anche per le ricadute sulle economie locali, dal momento che il 54% di queste residenze si trovano in comuni sotto i 20mila abitanti e di queste l’8% in centri con meno di 5mila abitanti

L’entertainment tourism: una forma di turismo esperienziale connessa principalmente allo svago e al divertimento, ma con una forte valenza dal punto di vista artistico e della trasmissione della conoscenza. È un turismo che si origina a partire da festival culturali, musicali, di arte di strada; tuttavia, nonostante gli sforzi di rendere sempre più diffusa territorialmente l’offerta di cultura (anche in un’ottica di diversificazione delle mete e dei territori), il fenomeno presenta un potenziale di diffusione dei luoghi e delle destinazioni ancora parzialmente inesplorato

Il cineturismo, ovvero il viaggio e la visita a luoghi ambientazione di film, serie tv, programmi d’intrattenimento e contenuti mediali in generale. È un fenomeno che, a livello globale, ha visto un incremento del 21% rispetto al 2016, arrivando a oltre 50 milioni di visitatori. Negli ultimi anni l’Italia si è scoperta meta importante di questo fenomeno, anche per un pubblico internazionale. Secondo una ricerca di JFC Tourism & Management il fenomeno porta in Italia 597 milioni di euro, di cui circa 321 generati proprio da turisti che scelgono di soggiornare sui luoghi dei set cinematografici e televisivi.

Profilo del turista

immagine turista

Tra i turisti esperienziali, quello che si viaggia per motivi culturali e artistici è in assoluto il più autonomo (71,3%) nella scelta e organizzazione del percorso; tendenzialmente viaggia in coppia, ma è nella dimensione di gruppo che registra i dati più alti rispetto alla media (gruppi di più di cinque persone). Percorre in media quasi 400 km per raggiungere le destinazioni della sua esperienza e ama soprattutto i week-end e gli short-break (il 53% si ferma per 1-3 notti). Pernotta tendenzialmente in hotel e bed and breakfast, ma si registrano dati significativi anche per case vacanze (15,4%) e residence (8,1%) a conferma di una forte vocazione all’autonomia. La sua spesa media è di 842 euro.

Luoghi, itinerari e destinazioni

Una geografia diffusa di luoghi, eventi e manifestazioni che si estendono lungo la Penisola. L’atlante del turismo di matrice culturale e artistica (legato in particolare a spettacoli, rassegne, momenti folkloristici e fiere del settore artigianale intimamente correlate alle specificità dei territori) restituisce un quadro vario ed eterogeneo.